Lettera aperta - Digitalizzazione dei dati dei pazienti: l'allarme lanciato dai medici di base non deve passare in sordina

Lettera aperta
all'Assessora per la Sanità e al Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige


Digitalizzazione dei dati dei pazienti: l'allarme lanciato dai medici di base non deve passare in sordina
Il CTCU chiede un urgente summit sulla sicurezza dei dati

Il consenso informato, riguardo al trattamento dei dati sensibili dei pazienti, deve essere garantito anche alla luce del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, che entrerà in vigore a maggio


La messa in rete dei sistemi di informazione sanitaria in Alto Adige sta procedendo, e vede ora coinvolti anche tutti i medici di base, nonché le ricette digitali da loro emesse. Il trattamento dei dati personali nel contesto sanitario è una tematica complessa, da affrontare con cautela – sarebbe stato quindi più che necessario coinvolgere in questo processo chi tutela i diritti dei consumatori, ma anche le altre parti coinvolte, come appunto i medici di base ed i farmacisti. Il Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria ha però deciso di non dare alcun seguito alle richieste in tale direzione.

Così ora la situazione si presenta davvero grave: i resoconti dei medici di base della Val Venosta, divenuti pubblici settimana scorsa, sono più che allarmanti. A quanto pare, le disposizioni sulla privacy vengono ignorate. Il CTCU vuole andare a fondo della cosa.

“Serve urgentemente un incontro sulla tutela dei dati dei pazienti, che riunisca attorno ad un tavolo tutti coloro che sono coinvolti nella tematica e dove finalmente ci si confronti a viso aperto” spiega il Direttore del CTCU, Walther Andreaus. “Non si può scaricare la responsabilità sulle spalle dei medici di base e degli altri soggetti coinvolti. Soltanto chiarendo in modo trasparente – e alla presenza di esperti informatici super-partes - quali strumenti possono garantire la sicurezza nell'architettura del sistema che gestisce i dati, sarà possibile evitare segnalazioni alle autorità di controllo e di polizia.”

L'attuale procedimento stravolge il concetto di consenso informato dei pazienti al trattamento dei dati. Il presupposto sarebbe che i dati sanitari di ogni persona possano essere archiviati e tenuti a disposizione soltanto con l’espresso consenso del paziente. Se tale consenso viene rilasciato, servono però anche strumenti idonei a garantire la tutela della privacy. Ad ogni modo il paziente deve poter disporre dei suoi dati; il principio dell’accesso agli stessi da parte di terzi è pertanto da elaborare con estrema accuratezza. Queste regole vengono ulteriormente rafforzate con nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, che entrerà in vigore a maggio.

Siamo pertanto in attesa di un'urgente convocazione.

Cordialità


Walther Andreaus, Direttore del CTCU

 

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