Pronto Consumatore Marzo/Aprile 2019

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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 17/24

La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto.


Comunicazione all'Enea per i lavori di ristrutturazione edilizia che comportano un risparmio energetico e bonus mobili
Chi aiuta nella dichiarazione
Termine slittato al 1 aprile 2019

La legge di Bilancio 2018 aveva previsto l'estensione dell'obbligo di comunicare telematicamente all'Enea i lavori di ristrutturazione edilizia che accedono alla detrazione del 50% e che comportano un effettivo risparmio energetico, nonché l'acquisto di elettrodomestici in classe energetica A e A+ (bonus mobili).
Tale adempimento è slittato, per gli interventi la cui data di fine lavori (collaudo, certificazione di fine lavori, dichiarazione di conformità) al 1 aprile 2019. Per i lavori ultimati dopo il 21.11.2018, la comunicazione Enea deve essere invece eseguita entro 90 giorni dal termine dei lavori.
I dati tecnici richiesti devono essere trasmessi telematicamente avvalendosi del portale (https://ristrutturazioni2018.enea.it), realizzato dall'Enea d'intesa con il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) e con l'Agenzia delle Entrate e rivolto agli utenti per la trasmissione dei dati tecnici relativi agli interventi soggetti all'obbligo di comunicazione.
Chi decidesse di incaricare una ditta per la compilazione della dichiarazione da trasmettersi all'Enea, trova sul sito del CTCU - www.consumer.bz - un elenco delle ditte (PDF) che offrono tale prestazione. Prima di formalizzare tale l'incarico, consigliamo di chiedere più preventivi per poterli confrontare fra loro. I prezzi applicati sono liberi e quindi, a parità di servizi, potrebbero presentare differenze.


Azioni di banche popolari e casse di risparmio: importante sentenza del Tribunale di Teramo per gli azionisti di una banca
La Tercas è stata condannata a restituire tutti i risparmi investiti da 4 risparmiatori

Qualche tempo fa, il Tribunale di Teramo ha emesso un'interessante sentenza in tema di acquisto di azioni proprie di una banca. La sentenza è favorevole a quattro risparmiatori che avevano investito ancora nel 2006 i loro risparmi - quasi 200.000 euro - in azioni  della Cassa di Risparmio di Teramo (Tercas), passata nel 2014 a Banca Popolare di Bari. I risparmiatori sono stati difesi dall’Avv. Prof. Massimo Cerniglia, che collabora anche con il Centro Tutela Consumatori Utenti e sta assistendo anche risparmiatori dell'Alto Adige, impegnati in azioni legali contro banche locali.
Nella causa avviata 3 anni fa davanti al Tribunale di Teramo, i risparmiatori avevano denunciato il comportamento non corretto e non trasparente della Banca, che aveva venduto loro propri titoli azionari in occasione di un aumento di capitale, avvenuto ancora nel 2006.
Si tratta di una delle prime sentenze di tribunali di merito italiani su cosiddetti “titoli illiquidi” (azioni bancarie non quotate) e cioè su strumenti finanziari particolarmente rischiosi in quanto non quotati in Borsa.
Il Tribunale abruzzese ha affermato, in particolare, che la Banca non ha provato di aver dato ai clienti una informativa chiara e trasparente, per cui le negoziazioni erano inadeguate per tipologia ed oggetto, limitandosi ad apporre dizioni oscure e non trasparenti e comunque clausole di stile tra l’altro prive di specifiche sottoscrizioni. In breve, la condotta complessivamente tenuta dalla Banca nella caso in esame è contraria a quanto stabilito dall’art.29 del Regolamento Consob del 1998, non avendo la banca provato di aver adottato la particolare diligenza, correttezza  e completezza di informativa ed autorizzazione richiesta dalla legge e dalla unanime giurisprudenza.
La banca è stata condannata a restituire tutte le somme impiegate per l’acquisto dei titoli oltre alla rivalutazione e ad interessi dal 2006 nonché al rimborso delle spese legali.


Bollette cartacee per luce e gas
ARERA ribadisce: no a costi aggiuntivi per le bollette cartacee

Negli ultimi mesi ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha adottato alcuni provvedimenti, anche sanzionatori, nei confronti di alcune note società del settore energetico e gas che applicavano ai propri clienti sovrapprezzi per l'invio delle fatture cartacee.
I provvedimenti di ARERA (gli ultimi in ordine di tempo sono, ad esempio, le contestazioni a Dolomiti Energia e A2A, mentre un altro provvedimento è del 15 novembre scorso, nei confronti di Acea Energia Spa Roma) richiamano il divieto contenuto nell'art. 8 dell'art. 9 del d.lgs n.102 del 4/7/2014 (attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica) il quale prevede che “L'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico assicura che non siano applicati specifici corrispettivi ai clienti finali per la ricezione delle fatture, delle informazioni sulla fatturazione e per l'accesso ai dati relativi ai loro consumi.” Lo stesso decreto prevede anche sanzioni amministrative pecuniarie (da 300 a 5.000 euro) per ogni violazione del divieto.
Anche nel caso di offerte attivabili solo online, ARERA ha ritenuto che le maggiorazioni, espresse anche, a volte, come extra-costo sul kWh o lo smc erogato (es. 0,01 €/kWh), per l'invio di bollette cartacee costituiscano una “perdurante lesione del diritto dei clienti finali a una corretta fatturazione dei consumi energetici”.


I residui di pesticidi si possono eliminare, lavando la frutta?

La buccia della frutta che si acquista può recare tracce di pesticidi. Il metodo più efficace per eliminare questi residui sarebbe quello di sbucciare i frutti, ma siccome è proprio immediatamente sotto la buccia, ad esempio nelle mele, che si trovano molte vitamine preziose, questa soluzione non è generalmente consigliata. Un metodo migliore per conservare le vitamine è lavare la frutta. “Se si lava bene la frutta sotto l’acqua calda corrente e alla fine la si passa vigorosamente con uno strofinaccio, si riesce a eliminare gran parte dei residui di pesticidi”, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista presso il CTCU. “Anche la frutta che poi viene sbucciata andrebbe comunque prima lavata, affinché le sostanze nocive della buccia non vengano trasportate sulla polpa”. Si ottiene una pulizia ancora più approfondita mescolando l’acqua con della soda o del lievito – tuttavia, bisognerebbe lasciare la frutta in questa soluzione per circa 15 minuti.
Le bucce di banana non sono commestibili, ma è comunque consigliabile lavarsi le mani dopo avere sbucciato questi frutti perché le banane sono spesso contaminate da fungicidi. Ai bambini piccoli bisognerebbe sempre darle in mano soltanto quando sono già sbucciate.
Si va sul sicuro scegliendo frutta da coltivazioni biologiche, che normalmente reca molti meno residui di antiparassitari rispetto alla frutta da agricoltura tradizionale.


Bollette gas: dal 1° gennaio 2019 prescrizione ridotta da 5 a 2 anni anche per le fatture del gas

Come ha reso noto ARERA, anche per le bollette del gas, dal 1° gennaio 2019, nel caso di rilevanti ritardi nella fatturazione per responsabilità del venditore o del distributore, il cliente potrà eccepire la prescrizione e pagare solo gli importi fatturati relativi ai consumi più recenti di 2 anni.
La riduzione della prescrizione da 5 a 2 anni era stata già introdotta per le forniture elettriche dallo scorso 1° marzo, in attuazione della Legge di bilancio 2018.
Al fine di offrire una maggiore trasparenza sugli importi “prescrittibili” e per rendere più agevole ai clienti esercitare i propri diritti, i venditori saranno tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni.
In alternativa, tali importi dovranno essere evidenziati in maniera chiara e comprensibile nella fattura contenente anche gli importi per consumi più recenti.
In ogni caso, i venditori sono tenuti ad informare l'utente della possibilità di eccepire gli importi prescrittibili e a fornire un format (disponibile anche sul proprio sito e presso eventuali sportelli fisici) che faciliti la comunicazione della sua volontà di non pagare, nonché ad indicare un recapito postale, fax o un indirizzo email a cui inviare tale comunicazione.
Inoltre, gli importi oggetto di prescrizione dovranno essere automaticamente esclusi dai pagamenti nel caso fosse stata scelta la domiciliazione bancaria/postale o su carta di credito come modalità di addebito.


Vendite porta a porta di “dispositivi contro intossicazioni ed esplosioni causate da perdite di gas”
La loro installazione non è obbligatoria!
Il recesso dal contratto è possibile entro 14 giorni dalla consegna del prodotto

Cambia il nome dell'azienda e del dispositivo, prima sensore antigas, oggi dispositivo contro intossicazioni ed esplosioni, ma la sostanza è sempre la stessa: negli ultimi giorni si stanno moltiplicando le segnalazioni al CTCU riguardo ad un’azienda che sta vendendo nelle nostre zone tali dispositivi (quelli che una volta chiamavano rivelatori di fughe di gas).
Il CTCU ricorda che l'installazione di tali sensori non è assolutamente obbligatoria e non è prevista in alcun modo dalle legge. I consumatori non sono quindi obbligati a far entrare alcun rappresentante della ditta all'interno del proprio appartamento, né tanto meno sono obbligati ad acquistare il prodotto. Sarebbe anche opportuno verificare prima se sul mercato esistano dispositivi analoghi, confrontandone eventualmente i relativi prezzi. Trattandosi inoltre, di “vendite porta a porta”, così come previsto dal Codice del Consumo, al consumatore è consentito recedere (cd. diritto di ripensamento) entro 14 giorni di calendario dalla  sottoscrizione del contratto o dalla consegna del prodotto, preferibilmente a mezzo lettera raccomandata a.r. L’apparecchio va, in questo caso, restituito alla sede della ditta a spese del consumatore stesso, secondo le modalità e all'indirizzo indicato nel contratto.


Che cos’è il kimchi?

l termine coreano “kimchi” indica sia la preparazione di verdure fermentate, che il piatto pronto a base di verdure sottoposte a fermentazione lattica. Per prepararlo si utilizzano tradizionalmente verdure come cavolo cinese, rafano, carote, cetrioli e peperoni: una volta salate e speziate con aglio, peperoncino, salsa di soia e salsa di pesce, le verdure vengono fatte marinare e fermentare in vasi di terracotta.
I batteri lattici in esso contenuti svolgono un effetto benefico sulla flora intestinale e sul sistema immunitario. In passato il kimchi rivestiva un’importanza fondamentale per fornire all’uomo una buona quantità di vitamine anche in inverno: oltre a calcio e ferro, infatti, esso contiene molta vitamina C e A, e persino vitamina B12.
Il kimchi non esiste in un’unica forma, ma in diverse forme che variano a seconda dei prodotti di base, utilizzati in partenza. Chi è affetto da allergie al pesce o ai crostacei dovrebbe sempre verificare gli ingredienti del kimchi, prima di consumarlo.


Il 22 marzo: Giornata mondiale dell'acqua
Bere acqua del rubinetto, una decisione che fa bene all'ambiente

L'acqua è un bene che consente all'uomo di sopravvivere e allo stesso tempo è una risorsa limitata del Pianeta. Questi sono gli aspetti più importanti per i quali si celebra ogni anno il 22 marzo la Giornata mondiale dell'acqua. Il CTCU fornisce alcune informazioni in merito all'importanza dell'acqua che esce dai rubinetti di casa, raccomandandone il consumo.
L'acqua destinata al consumo umano (acqua potabile e per altri usi domestici) è soggetta a standard minimi all'interno dell'Unione europea. Questi standard sono fissati dalla direttiva UE sull'acqua potabile (direttiva n.98/83/CE), alla quale la Commissione europea ed il Parlamento europeo stanno lavorando per un suo aggiornamento.
La nuova bozza prevede che gli Stati membri debbano migliorare ulteriormente l'accesso all'acqua potabile sicura e pulita per tutti, in particolare per le persone più vulnerabili ed escluse. Secondo le stime dell'iniziativa popolare europea “Right2Water”, dai sei agli otto milioni di persone in Europa non hanno un accesso sicuro all'acqua potabile oppure a strutture igienico-sanitarie adeguate. Problemi riguardanti il livello di qualità dell'acqua potabile riguardano al momento 20 milioni di persone in Europa.
Fra le altre disposizioni vi è quella per cui le fontanelle liberamente accessibili devono essere installate in spazi pubblici, strutture pubbliche, centri commerciali e aeroporti, consentendo così alla popolazione di aver accesso all'acqua potabile. Gli Stati membri dovrebbero inoltre promuovere la fornitura di acqua potabile, a titolo gratuito oppure dietro pagamento di un piccolo corrispettivo, sia presso ristoranti che mense. Per gli inquinanti, come il piombo oppure batteri dannosi per la salute, i valori massimi ammissibili saranno inaspriti e saranno introdotti nuovi valori limite per i cd. “interferenti endocrini”. In futuro sarà inoltre monitorato anche il contenuto di microplastiche presenti nell'acqua. I consumatori dovranno inoltre ricevere maggiori e migliori informazioni sulla qualità dell'acqua che esce dai loro rubinetti. Si spera che queste misure, che mirano a rafforzare la fiducia dei cittadini verso l'uso di acqua potabile, possano portare anche ad un uso più diffuso dell'acqua che esce dal rubinetto di casa e, quindi, ad una riduzione del consumo di acqua in bottiglia. Per far si che le nuove norme divengano operanti, occorre però che il Parlamento europeo e gli Stati membri raggiungano un accordo a riguardo.

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