Qual è il modo migliore per riscaldare le pietanze?

In un nucleo familiare non è sempre facile prevedere quanto delle pietanze preparate in casa, ad esempio di una zuppa di verdure, verrà consumato e quanto invece ne avanzerà. “Gli avanzi di zuppe, stufati e di altre pietanze, se conservati in frigorifero, possono essere facilmente riscaldati e consumati in uno dei giorni successivi” suggerisce Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti.

Basta infatti scaldare semplicemente la quantità di zuppa o stufato avanzata in una pentola a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. La pasta cotta avanzata può essere riscaldata in un colino sospeso sopra ad una pentola di acqua calda oppure in padella con un filo d’olio d’oliva. Un pezzo di pizza può essere scaldato invece per un paio di minuti in una padella calda senza l’aggiunta di grassi e con il coperchio, in modo tale da riuscire a scaldare bene anche la parte superiore della pizza.

Anche il microonde è adatto a scaldare cibi o avanzi. Per farlo in modo omogeneo e a risparmio energetico, appiattite il più possibile il cibo sul piatto e coprite quest’ultimo. Per un utilizzo ottimale del microonde è importante inoltre selezionare il programma e il tempo giusto per ogni tipo di  pietanza.

Occorre prestare maggior attenzione quando si tratta di cibi facilmente deperibili che contengono carne, pesce o funghi. Avanzi di questo tipo vanno riposti all’interno di un contenitore pulito e ben richiudibile e conservati in frigorifero oppure nel congelatore immediatamente dopo la loro preparazione. Prima di procedere poi ad un loro utilizzo, preferibilmente il giorno successivo, è consigliabile utilizzare l’olfatto per verificare se l’avanzo di cibo è ancora buono: se si avverte un odore sgradevole e si sospetta quindi un deterioramento, l’avanzo non deve più essere consumato. Se l’alimento risulta invece ancora buono, va riscaldato per bene su tutti i lati per uccidere tutti i batteri che possono essere presenti; si consiglia una temperatura di almeno 70° C per almeno due minuti. Gli avanzi di cibi deperibili non possono essere riscaldati più di una volta.

Contrariamente a quanto ritenuto in passato, anche i resti di spinaci e riso possono essere riscaldati. Vanno tuttavia lasciati raffreddare subito dopo la preparazione, consumati entro tre giorni e riscaldati accuratamente. Gli spinaci riscaldati sono sconsigliati solo ai bambini piccoli, che rispetto agli adulti sono più sensibili ai nitriti che possono formarsi al loro interno.

Negli alimenti amidacei come le patate, la pasta o il riso che vengono cotti, raffreddati e riscaldati in un secondo momento, aumenta il contenuto di amido resistente. Questo carboidrato non è digeribile dall’intestino tenue e viene scomposto solo nell’intestino crasso dai batteri della flora intestinale. Questo amido resistente svolge sull’organismo un effetto positivo simile a quello delle fibre alimentari.

 

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