Pronto Consumatore maggio/giugno 2021

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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 33/40

La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF. Le seguenti news sono un estratto.

 

 

Cosa ci dice l’indicazione d’origine sull’etichetta dell’olio d’oliva?

Nell’Unione Europea è obbligatorio indicare la provenienza dell’olio d’oliva, per quanto riguarda le due classi merceologiche extravergine e vergine. A seconda dell’origine, a essere riportato sull’etichetta è il nome dello Stato membro dell’UE, l’Unione Europea o un Paese terzo.
“Se ad esempio sull’etichetta si trova l’indicazione “Prodotto in Italia”, significa che l’olio è stato prodotto integralmente in Italia da olive raccolte in Italia”, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista presso il CTCU. „Se la raccolta e la trasformazione dell’olio avvengono in altri Paesi, ciò deve essere indicato con la dicitura “Ottenuto in … da olive raccolte in …”.
Inoltre, l’olio d’oliva può recare anche una denominazione di origine protetta (abbreviato DOP), ma solo quando, sia la raccolta delle olive, sia la loro spremitura avvenga in un determinato luogo e secondo un procedimento riconosciuto.
Per inciso, l’olio d'oliva della classe di qualità “extra vergine” è ricavato da spremitura a freddo delle olive e deve avere un’acidità non superiore a 0,8%; il suo sapore deve essere inoltre fruttato e privo di difetti sensoriali. Allo stesso modo, anche l’olio d'oliva “vergine” è ricavato esclusivamente con procedimenti meccanici e senza l‘influsso di calore, tuttavia può presentare lievi difetti sensoriali e un contenuto di acidi che può arrivare fino al 2%.

 

Monete da uno e due centesimi

Pagamenti in contanti: l'abolizione delle piccole monete e l‘applicazione degli arrotondamenti
Luciana (nome di fantasia) ha acquistato un prodotto, pensando di spendere 1,99 euro, come riportato sul bene. Tuttavia, al momento del pagamento (in contanti), l‘importo da corrispondere al negoziante è stato di 2 euro. Questa piccolo aumento era dovuto a una voce di "arrotondamento +/-" di 1 centesimo indicata sulla ricevuta. Luciana ci chiede se questo aumento sia giustificato?
Ebbene sì. L‘arrotondamento è stato introdotto a gennaio del 2018, poiché in Italia era stata fermata la produzione di monete da 1 e 2 centesimi. La norma prevede che l'importo totale da pagare (e non i prezzi dei singoli prodotti!) deve essere arrotondato per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicini. Gli importi che finiscono in 1, 2, 6 e 7 centesimi vengono pertanto arrotondati per difetto, e gli importi che finiscono in 3, 4, 8 e 9 centesimi invece vengono arrotondati per eccesso.
Le monete da 1 e 2 centesimi possono comunque essere ancora utilizzate come mezzo di pagamento.
L‘arrotondamento può essere applicato solo ai pagamenti in contanti. Non è giustificato, nel caso in cui il pagamento venga effettuato tramite carta o m-payment (cioè tramite cellulare).

 

In cosa si differenzia il latte di pecora e di capra dal latte di mucca?

Oltre alla classica differenza di odore e di sapore, che, nel latte di capra e in quello di pecora, è da attribuire all’acido grasso detto “caprico” presente, esistono differenze anche in termini di valore nutrizionale. “Il più nutriente è il latte di pecora: esso possiede il più elevato contenuto di proteine e di grassi e pertanto anche la più elevata quantità di aminoacidi essenziali e di energia”, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista presso il CTCU.
Rispetto al latte di mucca, nei grassi del latte di pecora e di capra l’idrolisi enzimatica avviene più rapidamente e dunque essi vengono digeriti più facilmente.
Tutti e tre i tipi di latte sono considerati buone fonti di sostanze nutritive vitali come determinati minerali (ad es. il calcio) e vitamine (ad es. vitamina B2 e B12). Se confrontati, il latte di pecora si distingue per il più elevato contenuto di calcio, ferro, iodio e vitamine del gruppo B; il latte di capra per la più elevata quantità di vitamina A, di vitamina D e di acido linoleico.
Le persone con un’intolleranza al lattosio tollerano i tre tipi di latte soltanto in piccole quantità, poiché tutti e tre contengono lattosio. D'altra parte, può essere che le persone con un'allergia al latte di mucca riescano a tollerare il latte di altre specie animali, poiché l’allergia è dovuta alle proteine specifiche del latte di mucca. Qualora si dovesse riscontrare un’allergia alla caseina, anche il latte di altre specie animali non verrebbe tollerato.

 

Riparazione di un prodotto - "Sono settimane ormai che aspetto"
Quanto tempo può richiedere la riparazione di un prodotto?

Anna ci chiede: "La lavatrice, che ho acquistato 3 mesi fa, si è rotta. Il rivenditore ha mandato subito il servizio di assistenza e ora hanno la mia lavatrice da 7 settimane. Quando chiedo informazioni sulla riconsegna, mi viene chiesto di avere pazienza. Sono stufa di aspettare. Cosa posso fare?"
Il Codice del Consumo prevede un "tempo ragionevole" entro il quale la riparazione deve essere portata a termine. Naturalmente, tradurre tale termine, concretamente, in giorni non è facile. Tuttavia, un periodo di riparazione di sette settimane per una lavatrice non può essere considerato "ragionevole" in nessun modo.
Il nostro consiglio: quando consegnate una lavatrice per la riparazione, concordate una data precisa e vincolante per il completamento del lavoro, della consegna e della reinstallazione. Questo rende più facile intraprendere un‘eventuale azione o richiesta (ad esempio, una riduzione del prezzo) alla scadenza del termine concordato.
Ad Anna abbiamo potuto solo consigliare di insistere, per iscritto, e pretendere l'adempimento del contratto; nessun termine specifico non era stato, tuttavia, nel suo caso concordato con il negoziante.

 

Quale frutta e verdura può essere mangiata con la buccia?

“Per molti tipi di frutta e verdura è consigliato consumare anche la buccia”. La frutta ha infatti un contenuto particolarmente elevato di vitamine, fibre e sostanze vegetali secondarie, all'interno o immediatamente sotto la buccia. La buccia è in grado di proteggere la frutta e la verdura da parassiti, da eccessiva luce solare, dai batteri e più in generale da agenti esogeni.
È stato dimostrato, ad esempio, che il contenuto vitaminico delle bucce di mela è sette volte superiore rispetto a quello della polpa sbucciata. Anche il contenuto di sali minerali, di proteine e di polifenoli è presente in quantità maggiori nella buccia. Lo stesso dovrebbe valere anche per le pere.
Le bucce di arance e limoni conferiscono un piacevole aroma di agrumi a dolci, muesli, preparati a base di cereali e insalate; inoltre la parte bianca della buccia è ricca di flavonoidi, che hanno un effetto antiossidante. Il modo più semplice di sminuzzare le bucce di agrumi è servirsi di un utensile da cucina.
Se la consistenza dura e il sapore un po’ amaro non disturbano, si possono mangiare anche le bucce di kiwi e banane. Entrambe presentano un elevato contenuto di fibre e la buccia di banana è anche ricca di vitamina B e magnesio. Le bucce di banana diventano più morbide e più facili da digerire se vengono fritte o cotte al forno.
Il consumo di bucce di agrumi, kiwi e banane è però consigliato solo ed esclusivamente se si tratta di frutti provenienti da agricoltura biologica certificata. Il consumo di bucce di banana coltivate in modo tradizionale andrebbe invece evitato a causa della presenza di pesticidi.
Molte verdure, come le carote, i cetrioli, le zucchine, le barbabietole e le zucche (Hokkaido), possono essere consumate con la buccia.

 

Vendere beni usati online?
Fate attenzione!

Paola (nome di fantasia) aveva messo in vendita dei vecchi letti su di un noto portale di vendite online. Dopo poco tempo era stata contattata da un potenziale acquirente che si era offerto di far ritirare i letti da un corriere, il quale avrebbe anche consegnato il corrispettivo della vendita a Paola. La stessa aveva quindi ricevuto la telefonata e anche una email dal (presunto) corriere, il quale era apparso anche come „molto professionale“. Le veniva però chiesto di effettuare un pre-pagamento di 50 euro, con la scusa che lo stesso corriere doveva verificare che non si trattasse di una truffa. Paola aveva quindi versato al „corriere“ la somma tramite la sua carta di credito, come le era stato richiesto. Alla data concordata per il ritiro die letti non si era però presentato nessun corriere. Paola aveva quindi compreso solo allora di essere stata vittima di un abile, quanto sfacciato „truffatore“.
Il nostro consiglio: anche nelle vendite online è fondamentale prestare attenzione quando vi viene richiesto di pagare qualche importo. Tra le truffe con assegno, con carta di credito e ora anche con questo tipo di escamotage, è evidente che ci sono in giro molti (e più di quanto si pensi) malfattori pronti a sottrarvi piccoli e grandi importi. Occhio dunque!

 

Cos’è esattamente il digiuno intermittente?

Per digiuno intermittente si intende una dieta in cui si alternano periodi di alimentazione a periodi di digiuno. I più praticati sono il digiuno con regime orario quotidiano 16:8 o 20:4 e quello con regime settimanale 5:2 o alternato. Lo schema 16:8 prevede ad esempio che, su 24 ore, in un giorno si digiuni per 16 ore (ad es. tra le 20 e le 12 del giorno successivo) e nelle restanti 8 ore si mangi a piacere. Il regime settimanale 5:2 prevede invece che per cinque giorni nel corso di una settimana si mangi normalmente e negli altri due giorni (non consecutivi) si digiuni o si assuma al massimo un quarto dell’apporto energetico consueto. Nel digiuno alternato, a un giorno di alimentazione normale, segue un giorno di digiuno o un assunzione di cibo molto ridotta.
Nonostante non si conoscano ancora tutti gli effetti del digiuno intermittente sulla salute, sono già molti i benefici riscontrati.
“Il digiuno intermittente porta spesso a una perdita di peso”, afferma Silke Raffeiner, nutrizionista presso il CTCU. “La reattività delle cellule all’ormone dell’insulina migliora, il che previene il diabete mellito di tipo 2. Inoltre, il digiuno intermittente esercita un effetto positivo sulla lipemia e sulla pressione sanguigna, previene le infiammazioni e favorisce i processi di pulizia e riparazione delle cellule somatiche”.
Durante il digiuno è importante assumere un’adeguata quantità di liquidi. Inoltre, per contrastare la perdita di massa muscolare, è consigliata l’attività fisica regolare.
Il digiuno intermittente è sconsigliato tuttavia ai giovani sotto i 18 anni, alle donne in gravidanza e durante l’allattamento, alle persone affette da diabete mellito o con disturbo del comportamento alimentare. Le persone con patologie pregresse dovrebbero consultare prima il proprio medico.

 

Anche nell'anno del coronavirus, Difesa civica e CTCU a tutta velocità

"Nel 2020, la quotidianità è stata limitata in vari modi: soprattutto in questa situazione, per noi era, anzi, è diventato ancora più importante, garantire che i reclami della popolazione venissero valutati da sedi indipendenti, e che non si interrompesse l'importante contatto con la popolazione", così Morandell (Difesa Civica) e Bauhofer (CTCU).
Per l'anno 2021, il CTCU e la Difesa civica si sono posti alcuni obiettivi comuni, da perseguire insieme: tra le altre cose, entrambe le istituzioni ritengono importante esaminare più da vicino la legalità delle imposte attualmente applicate ai trasferimenti digitali alle autorità pubbliche (PagoPA) e sostenere i benefici automatici per le famiglie bisognose nel caso di bollette dell'elettricità, del gas e dell'acqua, nonché chiarire o eliminare altre ambiguità normative e di prassi in essere.

 

Innalzare al più presto i valori soglia per la telefonia mobile?

Benché innumerevoli scienziati siano da tempo impegnati nel chiedere alla politica un ridimensionamento dei valori soglia per l’esposizione alle radiazioni della telefonia mobile, tenendo conto dei risultati sempre più allarmanti scaturiti dagli studi, l’industria approfitta delle occasioni politiche di maggior rilievo per chiedere un innalzamento di tali valori. Un esempio ce lo fornisce l’attualità, con il pacchetto di misure appena varate a sostegno del cosiddetto Recovery Plan.
È in corso un grande dibattito per l’adozione di ingenti misure di sostegno appena varate per il Recovery Plan, che vedrà finanziate dall’Unione Europea molte iniziative di ampio respiro proposte dal nostro Paese. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede tra l’altro molte iniziative a favore della digitalizzazione e nomina esplicitamente lo sviluppo delle reti 5G.
Fra i molti studi effettuati, i risultati della Review “Manmade Electromagnetic Fields and Oxidative Stress - Biological Effects and Consequences for Health“ che sono stati pubblicati il 06.04.2021 nella Rivista scientifica "International Journal of Molecular Science", dimostrano come i meccanismi scaturiti dalla sollecitazione elettromagnetica provochino danni alle nostre cellule. Il Servizio di informazione scientifica del Parlamento Europeo (EPRS) aveva provveduto già nel 2020 a mettere in guardia i parlamentari dai pericoli legati al 5G, “tecnologia per nulla testata e dalle molteplici ripercussioni che andrebbero preventivamente studiate”.
Ulteriori informazioni sono dipsonibili al link: https://www.consumer.bz.it/it/innalzare-al-piu-presto-i-valori-soglia-la-telefonia-mobile

 

 

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