Quanto costa il mio conto corrente?

I conti online gratuiti sono rari – I costi fissi si riducono a certe condizioni

 

Con l'estratto conto di fine anno la banca ci deve fornire anche un'ordinata e dettagliata indicazione dei costi sostenuti per la tenuta del nostro conto corrente. Consumatrici/tori possono così analizzare la propria spesa bancaria e, grazie anche al confronto-costi del CTCU, confrontare le proprie condizioni con quelle di altre offerte presenti sul mercato.

Nel confronto del CTCU sono stati analizzati e confrontati anche in questa tornata i costi dei conti di alcune banche locali e nazionali. Siccome per taluni conti non è risultato disponibile il cd. ISC (Indicatore Sintetico di Costo), il CTCU ha elaborato dei propri profili-tipo di cliente e per ciascuno di essi ha calcolato la spesa complessiva annua. Di seguito è possibile visualizzare e analizzare le tabelle per ciascuna tipologia di conto.

Conti allo sportello
La nostra tradizionale famiglia che utilizza un conto allo sportello, svolge operazioni quotidiane pure allo sportello e riceve comunicazioni dalla banca preferibilmente in forma cartacea, paga in media per il proprio conto più di 200 euro all'anno. La differenza fra il conto più caro e quello più conveniente si aggira intorno ai 400 euro. Secondo i nostri calcoli, l'offerta più a buon mercato (Cassa Rurale del Renon) ammonta a 46,60 euro all'anno (cui va aggiunta l'imposta di bollo – 34,20 euro – qualora dovuta) e, in confronto alla nostra rilevazione del 2019, è addirittura diminuita. Tale tendenza non si riscontra però per la maggior parte dei casi esaminati.

Per tenere a bada i costi del conto, è possibile richiedere l'invio per e-mail degli estratti conto e delle comunicazioni di trasparenza, effettuare prelievi di contanti attraverso gli sportelli bancomat della propria banca (o delle banche del gruppo) e utilizzare l'home-banking per i pagamenti SEPA e i bonifici. Clienti con un numero esiguo di operazioni possono risparmiare chiedendo di avere un conto con costi fissi contenuti. Per chi invece esegua nel corso dell'anno un numero più elevato di operazioni allo sportello, potrebbe essere utile richiedere offerte a pacchetto seppur con ipotetici, maggior costi fissi.

Conti online
Anche per i conti online, il tempo dei costi zero sembra ormai giunto al termine. E' possibile ancora trovarne, ma il costo zero è in genere collegato a determinate condizioni o all'effettuazione di regolari operazioni sul conto, quali accrediti di stipendi, consistenze minime ecc… In media un conto online arriva a costare intorno ai 110 euro all'anno, laddove la differenza fra costo più caro e meno caro arriva ad essere di 200 euro circa. L'unico conto online senza costi del nostro confronto è quello della nuova entrata (banca tedesca) N26, che è tuttavia senza carta di credito.


Conti pensionati
Il cd “conto base gratuito” può essere interessante, in particolar modo per i pensionati. Il CTCU consiglia di chiedere proprio di questa tipologia di conto, prevista espressamente dalla legge e che le banche devono anche offrire obbligatoriamente (per informazioni specifiche su questo argomento si può leggere il comunicato stampa del giugno 2018: https://www.consumer.bz.it/it/conti-base-tutti-i-criteri-fissati-dal-mef). I possessori di tale tipo di conto faranno bene però ad attenersi alle caratteristiche come definite dalla legge, perché le banche potrebbero far pagare salate le operazioni che si dovessero richiedere al di fuori del plafond previsto.

Il grande assente: un calcolatore ufficiale e pubblico dei conti corrente
Purtroppo si è ancora in attesa di un calcolatore ufficiale e pubblico del costo dei conti correnti offerti dalle banche. Per il calcolatore che era stato previsto dalla legge di concorrenza mancano ancora i decreti attuativi e regolamentari. Per gli utenti finali rimane pertanto lunga e faticosa la strada di alternative percorribili.

Il commento dal CTCU
“Di quante cose non ho bisogno”, affermava Socrate – principio che anche i clienti bancari potrebbero utilizzare per valutare se le prestazioni del proprio conto corrente, e quindi i relativi costi, corrispondano o meno al proprio fabbisogno effettivo. È bene soprattutto far attenzione a quelle operazioni che richiedono ogni volta un costo per la loro esecuzione: alcune banche chiedono una commissione per la registrazione di ogni operazione e anche per l'esecuzione di specifiche operazioni: ad esempio, per un bonifico la banca può arrivare a chiedere anche 4 o 5 euro di costo. Confrontate dunque i costi risultanti dal vostro estratto conto con quelli di uno degli esempi del nostro confronto, per scovare eventuali margini di risparmio.

Confrontando i dati dell'attuale, nostra rilevazione con quelli dell'ultima eseguita (nel 2019), si può notare come i costi dell'online banking siano aumentati considerevolmente; alcune banche richiedono per lo stesso servizio il doppio o il triplo di commissioni. Per quel che riguarda i conti allo sportello delle banche locali, i costi sono rimasti pressoché identici; per alcune si nota addirittura una leggera riduzione.

Cambio banca? Chi decida di cambiare banca, deve dare incarico di esecuzione del passaggio alla nuova. Il passaggio dovrebbe avvenire, al massimo, entro 12 giorni lavorativi.

Un ultimo consiglio: si ricorda che è, in genere, possibile trattare con la propria banca l'ammontare dei costi applicati al proprio conto corrente. Quindi fatevi avanti ...

 

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