L’ABF, dopo il ricorso del CTCU, decide a favore del cliente
Il CTCU: monitorare sempre il saldo del proprio conto corrente e le scadenze dei pagamenti
Dopo un periodo trascorso all’estero, una consumatrice altoatesina prenota il proprio volo di ritorno in Italia. All’atto del pagamento scopre che con la sua carta di credito erano stati pagati acquisti online per quasi 2.200 euro, da lei mai effettuati.
Chi desidera prelevare denaro da sportelli automatici (ATM) mentre si trova all'estero, riceve spesso la proposta di convertire l'importo prelevato nella propria moneta. L'operazione avviene però in perdita, in quanto il cambio è spesso molto più sfavorevole di quello calcolato dalla banca di casa. La trappola dei costi si cela tuttavia non solo nelle operazioni di cd. prelievo contanti, bensì anche nel corso delle operazioni di check-out negli hotel, oppure nei pagamenti con carta presso ristoranti, pompe di benzina, acquisti di merce, anche online.
Come noto, nelle controversie fra consumatori e banche, il consumatore ha la possibilità di ricorrere davanti all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR). Prima di adire questo Arbitro, i clienti delle banche devono però aver proposto un reclamo scritto alla banca e non avere ricevuto alcuna risposta oppure aver ricevuto una risposta non soddisfacente.
Con una sentenza pubblicata nei giorni scorsi, il Tribunale di Bolzano ha condannato la Cassa di Risparmio di Bolzano a restituire ad un consumatore altoatesino il controvalore delle azioni della stessa banca da questi acquistate ancora nel 2008. L'azione era stata avviata in proprio dal consumatore nel 2016.
Il Centro Tutela Consumatori e Utenti dà notizia che in data 13 aprile è stata depositata una importante sentenza della Corte di Appello di Bolzano. Si tratta del caso di due risparmiatori ultranovantenni rappresentati e difesi dall’Avv. Prof. Massimo Cerniglia consulente del CTCU, che nel 2014 aveva convenuto in giudizio la Banca Popolare dell’Alto Adige avanti il Tribunale di Bolzano chiedendone la condanna alla restituzione di oltre 120.000 euro che avevano investito in Bond Lehman.
Non spontaneamente, ma a seguito dell’ordinanza del giudice
Ieri, 23 gennaio 2019, la Banca Popolare dell'Alto Adige (Volksbank) ha fatto un comunicato con il quale ha sostenuto di aver pagato le azioni agli azionisti che hanno esercitato il loro diritto di recesso, contestando il prezzo delle azioni.
Nuova cocente sconfitta per la Banca Popolare dell’Alto Adige in sede giudiziale. Cento soci, che hanno esercitato il diritto di recesso dalla Banca a seguito della trasformazione in società per azioni, assistiti dall’Avv. Prof. Massimo Cerniglia, consulente legale del CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, hanno ottenuto, in sede giudiziale, un prezzo per ogni singola azione superiore a quello che era stato determinato dalla Banca.
Come anche comunicato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, entro il 31 dicembre 2018 i libretti al portatore, bancari o postali, ovvero i libretti non nominativi e quindi non riconducibili ad alcun soggetto specifico, dovranno essere estinti. L'obbligo di estinzione era stato già previsto dall'articolo 49 del decreto legislativo 21.11.2007, n.231 concernente misure di contrasto al riciclaggio.
Nell'annosa vicenda che vede contrapposti numerosi ex azionisti (receduti) della Banca Popolare dell'Alto Adige e la stessa Banca, si registra la seconda importante vittoria degli ex azionisti.
Sono già diversi i casi segnalati al CTCU da parte di consumatori truffati con addebiti su carta di credito o tramite bancomat in seguito a contatti di diverso tipo. Nell'era digitale, degli acquisti online e di una sempre più frequente digitalizzazione delle operazioni di pagamento quotidiane crescono purtroppo anche i casi e le strategie, oltre che il volume, delle truffe.
Giornata Mondiale del Risparmio
La Giornata Mondiale del risparmio si celebra ogni anno il 31 ottobre. La giornata è l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del portafoglio delle famiglie, anche nella nostra provincia, nonché su alcuni aspetti del rapporto, non sempre idilliaco, tra investitori e gestori.
Con una decisione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), sottoscritta dal Presidente Cantone, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi è stato condannato a corrispondere ad un’anziana signora romana, che villeggia in Alto Adige, la somma netta di mezzo milione di euro.
La signora, circa due anni fa, si era rivolta all’Avv. Prof. Massimo Cerniglia, consulente legale del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) di Bolzano.
Il Dolomit, come si ricorderà, è un fondo di investimento immobiliare della Deutsche Bank Fondimmobiliari SGR S.p.A., collocato nel 2005 dalla Cassa di Risparmio di Bolzano a circa 4400 clienti della banca.
All’epoca in cui lo strumento finanziario è stato collocato l’economia mondiale attraversava una fase molto positiva e si riteneva che tale prodotto potesse raggiungere risultati positivi per gli investitori.
Il Tribunale di Bolzano Giudice monocratico Fischer, ha emesso ieri 9 maggio una clamorosa sentenza di condanna della Cassa di Risparmio per responsabilità contrattuale al pagamento della somma di quasi 120.000, oltre le spese legali in favore di un investitore Altoatesino.
Egregio Dottore,
Dal 4 luglio le banche e la posta non possono più offrire alla loro clientela libretti di risparmio al portatore; solo i libretti nominativi saranno ammessi (dlgs 90/2017).
In una lettera indirizzata di recente ai vertici ed agli organi societari della Cassa di Risparmio, il Centro Tutela Consumatori Utenti ha sollevato il problema di una serie di irregolarità riscontrate nella verifica di documentazione relativa alla vendita di azioni proprie, in occasione degli ultimi due aumenti di capitale (2008 e 2012).
Con il decreto n. 343/2016 del Ministro delle Finanze le norme di calcolo per i cd. “interessi sugli interessi” sono state modificate. Una materia che negli ultimi anni ha condotto a centinaia di controversie fra banche e clienti.
Sono decine di migliaia i cittadini italiani che hanno investito (forse anche i risparmi di una vita) nel Fondo Obelisco collocato dalle Poste Italiane ancora nel 2005. Secondo dati disponibili a fine 2015 su 20.000 euro inizialmente investiti in tale prodotto finanziario ne rimanevano solamente euro 4.828. La perdita si aggirerebbe pertanto intorno al 75%.
Sono decine di migliaia i cittadini italiani che hanno investito (forse anche i risparmi di una vita) nel Fondo Obelisco collocato dalle Poste Italiane ancora nel 2005. Secondo dati disponibili a fine 2015 su 20.000 euro inizialmente investiti in tale prodotto finanziario ne rimanevano solamente euro 4.828. La perdita si aggirerebbe pertanto intorno al 75%.
In data 5/6/2015 il Giudice del Tribunale di Bolzano Dott. Simon Tschager ha deciso di ammettere degli importanti mezzi istruttori nella causa pilota promossa da 4 risparmiatori contro la Cassa di Risparmio di Bolzano per il collocamento del Fondo Dolomit.
I Testi che saranno sentiti dal Giudice all’udienza del 18/11/2015 dovranno riferire tra l’altro, sui seguenti punti:
La legge di stabilità 2016 ha cambiato le regole innalzando il limite per l’utilizzo del denaro contante e introducendo l’obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito o di credito, anche per importi inferiori ai 30,00 €.
Se la banca vi chiede di aggiornare il cd. questionario MiFID ...