CTCU: “energia gratis” per i cittadini potrebbe essere una grande occasione anche per la Provincia

Enorme valore aggiunto grazie alla distribuzione gratuita


Riforma dei costi della bolletta energetica dal 2016: chi risparmia energia e consuma poco pagherà dal 10 al 30% in più!

Disagi per la prevista abolizione del mercato tutelato dal 2018

 

L'art. 13. dello Statuto dell'Autonomia dell'Alto Adige recita “Nelle concessioni di grande derivazione a scopo idroelettrico, i concessionari hanno l’obbligo di fornire annualmente e gratuitamente alle Province di Bolzano e di Trento, per servizi pubblici e categorie di utenti da determinare con legge provinciale, 220 kWh per ogni kW di potenza nominale media di concessione, …".

Riteniamo che sarebbe giunto il tempo di applicare lo Statuto anche a favore dei cittadini!

Attuando quanto previsto dall'art.13, la Provincia riceve(rebbe), nel corso del corrente anno, una quantità di energia gratuita, stimata di 174 milioni di chilowattora (kWh), che verranno(ebbero) rimborsati ad un prezzo di 0,079207 per kW alla stessa Provincia. Le categorie di utenti menzionati nello Statuto restano però esclusi da tale beneficio: urge quindi un cambiamento di rotta!

In relazione al prezzo “equo” che i grandi concessionari devono alla Provincia, sono insorte, per anni, varie controversie, finite anche davanti a diversi tribunali. Considerati anche i probabili disagi cui paiono dover andare incontro i clienti nei prossimi anni (leggasi aumento delle tariffe e abolizione del mercato tutelato), un abbassamento del prezzo dell'energia sarebbe non solo più che necessario ma, crediamo, anche dovuto. I prezzi dell'energia diventano, infatti, sempre più gravosi per i portafogli delle famiglie. Da febbraio 2011 i prezzi del mercato tutelato sono aumentati del 19%: all'epoca, per un consumo di 2.700 kWh ed una potenza di 3 kW, si pagavano 420 euro all'anno, mentre a giugno del 2015 se ne spendono ben 500 euro. Tutt'ora il prezzo dell'energia in Italia è fra i più alti in Europa. Senza menzionare chi necessita di una potenza di 4,5 kW per gestire la propria casa. E tutto ciò in una regione che produce molta più energia di quella che consuma!

Per questi motivi chiediamo alla Provincia di mandare un forte segnale, e trasferire finalmente l'energia gratuita anche ai suoi cittadini. Ogni cittadino potrebbe così ricevere 300 kWh all'anno, indipendentemente dal proprio reddito e dal proprio consumo energetico. Alla Provincia resterebbero comunque, per uso proprio, ben 18 milioni di kWh. Trasferendo tale energia gratuita ai cittadini si ricaverebbe un enorme “valore aggiunto”. I costi per la Provincia sarebbero di 23,76 euro a cittadino, gli utenti del mercato energetico avrebbero però un risparmio stimabile fra i 60 euro (considerando 0,20 €/kWh) e i 90 euro (0,30 €/kWh) pro capite ed anno (a seconda della potenza di 3 oppure 4,5 kW; con potenze maggiori, il risparmio sarebbe ancora maggiore). Si tratterebbe di una misura di notevole entità, che darebbe finalmente la possibilità a tutti i cittadini di partecipare alla divisione della “torta” dell'energia, senza procurare costi smisurati alle finanze pubbliche.

Nel frattempo, i clienti del mercato dell'energia dovranno fare i conti con una rivoluzione nel calcolo dei prezzi dell'energia. L'Autorità Garante per l'energia elettrica, il gas e il servizio idrico (AEEGSI) sta, infatti, lavorando alla revisione delle tariffe che entrerà in vigore con il 2016. Le consultazioni con gli stakeholders si sono già concluse. A novembre si attende la pubblicazione della riforma, ma la sua portata la si può già intuire. L'energia elettrica sarà fatturata tramite con una tariffa “flat”, mentre lo scaglionamento progressivo della tariffa oggi applicato sarà abbandonato. Verrà così a cadere l'agevolazione di prezzo fino a 900 kWh annui, ed i costi di rete e di sistema verranno tramutati in costi fissi. Chi consuma molto beneficerà di questa rimodulazione, mentre chi consuma poco ci rimetterà. Clienti domestici con un consumo annuo inferiore ai 3.500 kWh potranno attendersi un aumento del costo della bolletta elettrica fra il 10 ed il 30% all'anno. Chi invece consuma, ad esempio 6.000 kWh/anno, con una potenza installata di 6 kW con pompa di calore potrà risparmiare anche fino a 600 euro all'anno!

Davvero un bel paradosso, se si decide di “fare cassa” con i consumatori più diligenti e attenti ai consumi, mentre nei discorsi domenicali si predica l'esatto opposto.

Il CTCU non è d'accordo nemmeno con l'intenzione, avanzata dal Governo nel ddl sulla concorrenza, di abolire con il 2018 il mercato di maggior tutela dell'energia.

Il Presidente del CTCU, Agostino Accarrino, ed il Direttore, Walther Andreaus, commentano a riguardo: “Senza un'adeguata tutela dei clienti del mercato dell'energia vi è il grave rischio che monopoli e pratiche commerciali scorrette o poco serie continuino a venir utilizzati a danno dei consumatori, in particolar modo in una zona “interessante” per le società di vendita, quale può essere la nostra provincia. Ne conseguirebbe un sicuro aumento del costo della vita per i cittadini. Le norme dello Statuto di Autonomia nel settore energetico andrebbero finalmente applicate anche a favore dei cittadini. È quasi un “must” del momento: in quale altro settore si potrebbe trasferire ai cittadini un valore aggiunto simile, senza gravare sulle finanze pubbliche?”
 

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