Dispositivi antiabbandono: Lo stato di diritto diventa una farsa

 Il produttore deve fornire la dichiarazione di conformità
 

"Lo stato di diritto diventa una farsa se una volta è "così" e l'altra "colà". Gli estensori di normative così contraddittorie dovrebbero essere fatti responsabili di simili comportamenti. Quale ente di rappresentanza e tutela dei consumatori esigiamo che i cittadini siano informati adeguatamente e correttamente riguardo i nuovi obblighi previsti per i seggiolini anti-abbandono. Solo dopo è lecito prevedere sanzioni a carico dei trasgressori, vivaddio! Anche il contributo statale previsto di 30 euro dovrebbe essere operativo, prima che i consumatori vengano obbligati all'acquisto dei dispositivi" sottolinea Walther Andreaus, Direttore del CTCU.  

Inizia la corsa all'acquisto dei dispositivi antiabbandono per il trasporto su veicoli dei bambini di età inferiore a 4 anni, che diventano obbligatori da oggi, 7 novembre 2019. Il Decreto del 2 ottobre 2019 n.122 prevede infattil'obbligatorietà a partire dal 7 novembre anziché da marzo 2020 eliminando di fatto il termine di 120 giorni per consentire a consumatori e produttori diadeguarsi alla normativa.

I dispositivi sono già in commercio ma ricordiamo che per essere a norma devono essere accompagnati dalla dichiarazione di conformità fornita dal produttore (mediante autocertificazione). Le prescrizioni tecniche costruttivee funzionali che i dispositivi devono avere sono quelle elencate nel Decreto.

I dispositivi possono essere integrati nei seggiolini o venduti aparte. In ogni caso prima di fare l'acquisto, verificate l'esistenza della dichiarazione di conformità specialmente se intendete effettuare l'acquisto via internet al di fuori dell’Unione europea.

>>> Comunicato stampa dell'8 ottobre 2019

>>> Comunicato stampa del 30 luglio 2019

>>> Foglio informativo

 

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