Pronto Consumatore Marzo/Aprile 2016


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Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti - supplemento al n. 15/22

La versione integrale cartacea del Pronto Consumatore viene recapitata gratuitamente via posta ai soci del CTCU oppure è disponibile in formato PDF nella sezione download. Le seguenti news sono un estratto.


I prodotti “light” sono sempre anche ipocalorici?

Chi, con il sopraggiungere della primavera, abbia l'intenzione di sbarazzarsi di qualche chilo di troppo, dovrebbe controllare bene le etichette dei prodotti che sono pubblicizzati come “leggeri” oppure “light”. Questi prodotti, infatti, non sono automaticamente meno calorici. L'indicazione “light” non dice nulla sul complessivo contenuto calorico del prodotto, indica solo che uno dei nutrienti che lo compongono (ad esempio gli zuccheri o i grassi) è ridotto di almeno il 30% rispetto ad altri prodotti dello stesso tipo. Di conseguenza, le patatine “light” hanno certamente meno grassi di quelle tradizionali, ma sono comunque molto, quasi troppo, caloriche, per chi abbia intenzione di limitare l'assunzione di calorie. Dato che l'utilizzo di grasso conferisce più sapore al prodotto che lo contiene, nelle pietanze a ridotto contenuto di grassi, spesso, per conservarne il sapore, viene aumentato il quantitativo di zuccheri, causando così anche un aumento delle calorie. Spesso, anche aromi e addensanti vengono usati al fine di compensare il ridotto contenuto di grassi. Negli alimenti “light” a ridotto contenuto di zuccheri, invece, gli zuccheri vengono spesso sostituiti da dolcificanti artificiali. In particolare, bisognerebbe controllare la tabella nutrizionale degli yogurt alla frutta, dei dolciumi oppure delle salse per le insalate preconfezionate, comparando i valori ivi riportati con i valori indicati nelle tabelle nutrizionali dei prodotti tradizionali. Sarebbe, infine, consigliabile non mangiare porzioni più abbondanti di prodotti “light”, solo perché sono “light”. Così facendo, infatti, non limiterete affatto l'apporto di calorie.


Sostanze chimiche pericolose nell'abbigliamento e nei prodotti per l'outdoor

Greenpeace ha testato la presenza di per- e polifluorurato (PFC) in 40 prodotti provenienti da 19 diversi Paesi. Tra di loro marchi molto noti come The North Face, Salewa, Mammut, Jack Wolfskin e Co. Solo in quattro articoli di tutte le marche testate non sono state rilevate sostanze chimiche. Il cosiddetto PFC si diffonde nell'ambiente e le sostanze sono biodegradabili solo con difficoltà o addirittura per niente. In undici di loro è stato trovato anche l'acido perfluoroottanoico, tra i più pericolosi (PFOA) del gruppo dei PFC.
L'interesse dei consumatori a prodotti puliti è sempre maggiore. Ed esistono anche valide alternative che garantiscano abbigliamenti caldi e all'asciutto anche se non così idrorepellenti e resistenti alle macchie come quelli che contengono PFC.


Nuovo aumento tariffe TIM per il contratto Voce
Dopo i rincari dello scorso anno, a pagarne le spese sono ancora le fasce più deboli che non usano i nuovi mezzi di comunicazione!


Dal 1 aprile prossimo le tariffe del contratto Voce di TIM, il cui importo mensile è di €19 al mese, passeranno da 10 cent al minuto a 20 cent al minuto con uno scatto alla risposta di ulteriori 20 cent, e i minuti calcolati anticipati ogni 60 secondi. Ad essere colpiti da questa maggiorazione saranno di nuovo e soprattutto gli anziani e comunque ca. 3 milioni di utenze in tutta Italia che non usano collegamenti internet e che mantengono la linea fissa solo ed esclusivamente per telefonare ed essere contattati, ovvero quel che è previsto dal servizio universale che il marchio TIM di Telecom Italia dovrebbe garantire per legge!
Ad aggravare ulteriormente i costi, vi é anche l’aumento del costo per la spedizione della fattura (se non si sceglie la domiciliazione bancaria della bolletta), costo che si aggiunge al raddoppio di quello del bollettino postale con l’invio mensile della fattura rispetto a quanto accadeva una volta con la fatturazione bimestrale.
E anche il pagamento con bollettino postale è sempre stata prerogativa soprattutto degli anziani o delle fasce più deboli. Tim, insomma, spinge in tal modo i propri clienti a passare ad un’offerta “tutto compreso”, con chiamate illimitate, ma a 29 euro al mese anziché 19, dopo che lo scorso anno l’AGCOM aveva costretto la Società a mantenere nelle proprie offerte un contratto a consumo.
Il problema è che non pare praticamente esserci modo per difendersi, se non recedere dal contratto ed eliminare definitivamente la linea fissa (facendo ovviamente attenzione ad eventuali costi di disattivazione).


Protezione dei dati: dal 2018 diritti più ampi per i consumatori grazie al nuovo Regolamento europeo

La riforma europea sulla tutela dei dati può considerarsi conclusa. Mancano ancora i “sì” definitivi del Consiglio dell'Unione Europea e del Parlamento Europeo, il quale nel 2016 dovrebbe approvare la delibera definitiva, grazie alla quale nel 2018 il regolamento sulla protezione dei dati entrerebbe poi in vigore.
In futuro i consumatori dovranno esprimere il loro consenso al trattamento dei loro dati con un consenso inequivocabile. Inoltre le imprese non potranno usare per altri scopi, dati personali concessi loro dai consumatori per uno scopo specifico, senza chiedere un'apposita conferma ai consumatori. Le imprese che non si atterranno alle nuove disposizioni dovranno confrontarsi con sanzioni maggiori di quelle attualmente previste.
Con il regolamento viene confermato anche il cd. “diritto all'oblio” (occultamento dei dati) nonché il diritto alla portabilità dei dati. Questa varrà anche per imprese con sede legale al di fuori dell'Unione, che si rivolgono però con le loro offerte a cittadini dell'UE. Questo riguarderà, ad esempio, imprese americane come Facebook e Google.
“Il regolamento dispone quali dati personali possano essere raccolti da imprese ed autorità, e come questi possano essere fra loro combinati e trattati, il cd. “scopo specifico”. Altresì è stato fissato il principio del consenso specifico del cittadino per ogni utilizzo dei dati. Si tratta di una vera pietra miliare. Resta da sperare che le norme vengano poi effettivamente applicate”, questo il commento di Walther Andreaus, Direttore del CTCU.


Cosa significa il simbolo “bicchiere e forchetta”?

Spesso, su palette da cucina, bicchieri in plastica oppure barattoli per la conservazione di vivande, troviamo un simbolo sul quale sono raffigurati un bicchiere ed una forchetta. Molte persone, però, non sanno cosa esso rappresenta. Questo simbolo viene apposto per indicare quali oggetti sono idonei al contatto con gli alimenti. I prodotti che recano questo simbolo sono conformi al relativo Regolamento UE (1935/2004 CE) e, tra le altre cose, non rilasciano sostanze nocive negli alimenti. Il predetto simbolo, però, non ci informa se l'oggetto è anche idoneo ad essere lavato in lavastoviglie, oppure se può essere riposto in freezer o, ancora, se può essere utilizzato per il forno a microonde. Queste ultime informazioni sono fornite da ulteriori ed appositi simboli che, però, sono spesso presenti solo sotto forma di applicazioni adesive. Questi ulteriori simboli, inoltre, possono variare a seconda del produttore.


Privacy e dichiarazione dei redditi
I consumatori possono opporsi alla trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie


A partire dal 2016 il “730 precompilato” conterrà anche i dati relativi alle spese sanitarie. Ogni cittadino che abbia compiuto i 16 anni può decidere di non rendere accessibili tali dati all'Agenzia delle Entrate, e quindi di non farli figurare nella dichiarazione dei redditi precompilata. In questi casi, gli interessati dovranno effettuare in proprio la detrazione delle relative spese sanitarie.
Il Garante per la Privacy ha comunicato al Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), come debba avvenire l'opposizione alla trasmissione delle spese sanitarie:

  • dal 01/01/2016 l'assistito può opporsi alla trasmissione dei dati relativi alla singola prestazione al momento dell'erogazione della stessa chiedendo oralmente al medico o alla struttura sanitaria l'annotazione dell'opposizione sul documento fiscale;
  • per le spese documentate per mezzo del cd. “scontrino parlante” emesso dalle farmacie, invece, tale opposizione può essere esercitata non comunicando al soggetto che emette lo scontrino il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria.

Il Direttore del CTCU, Walther Andreaus, vede in queste misure una garanzia per la libera scelta e l'autodeterminazione nella tutela dei propri dati: „Sono infatti ben due su tre i pazienti altoatesini che rifiutano l’archiviazione e la memorizzazione dei loro dati sanitari nel sistema centrale, come si evince dai sondaggi effettuati dal CTCU e dai medici di base“.


Legge di Stabilità 2016: tutto quello che orbita intorno agli immobili

La legge di Stabilità 2016 ha ufficialmente prorogato per tutto il 2016 le detrazioni fiscali del 65% per la riqualificazione energetica e l'adeguamento antisismico degli edifici e del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizie, nonché l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Tali proroghe varranno solo per il 2016; pertanto, salvo cambiamenti, dal 2017 tutti i bonus si ridurranno al 36% e le spese massime verranno dimezzate; il bonus mobili invece cesserà.
Maggiori informazioni nella guida pratica “Agevolazioni fiscali sulla casa”, disponibile online oppure presso le sedi del CTCU. Per ulteriori informazioni sono a disposizione presso il CTCU (tel. 0471-975597)


Polizze vita dormienti, in arrivo nuovi rimborsi (parziali!) per i beneficiari

Dal 23 febbraio all’8 aprile 2016 è possibile presentare alla Concessionaria servizi assicurativi pubblici Consap S.p.a. la richiesta di rimborso parziale delle polizze dormienti (se l’evento è avvenuto dopo il 1° gennaio 2006, la prescrizione è avvenuta prima del 1° aprile 2010 e il beneficiario non ha già avuto alcun rimborso). In caso di accoglimento della domanda, sarà corrisposto al massimo il 70% dell’importo della polizza devoluto dall’Intermediario al Fondo rapporti dormienti.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare (dal lunedì al venerdì 9,00 – 17,00) il numero telefonico 06-85796444 o con e-mail polizzedormienti@consap.it

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