Riscossione crediti tramite SMS?

CTCU: nessun pagamento senza aver ricevuto prima prova del debito!

 

In questi giorni molti consumatori si sono rivolti al Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) dopo aver ricevuto un messaggio sul proprio telefonino da parte di un'azienda di recupero crediti, con il quale gli stessi venivano invitati a chiamare un certo numero telefonico, indicando il numero del procedimento segnalato, per chiarire una non meglio precisata "questione amministrativa". Testualmente il messaggio è il seguente: “Gentile cliente, si richiede contatto al numero… per comunicazioni amministrative che la riguardano. Riferimento… Grazie“, seguito dal nome della società di recupero crediti.

Dal punto di vista della tutela del consumatore, l'intera vicenda è inaccettabile: le persone contattate non sanno né chi sia il creditore, né l'importo del presunto debito, e non possono nemmeno essere certe che il messaggio sia stato inviato al numero corretto. Avendo poi ricevuto non solo uno ma diversi SMS consecutivi i consumatori sono, giustamente, allarmati e preoccupati. I consumatori ci segnalano di non aver ricevuto in precedenza alcun sollecito scritto con richiesta di pagamento del presunto debito.

 

Il CTCU consiglia pertanto quanto segue:

  • non rispondete a tali richieste tramite SMS (o al telefono); questo tipo di richieste hanno “validità legale” solo se si reagisce attivamente e si decide di contattare l'azienda che vi è stata indicata nel messaggio;
  • se ricevete una lettera contenente una richiesta di pagamento più specifica, è bene verificare se l’importo richiesto sia anche effettivamente dovuto, prima di procedere a qualsiasi pagamento. Considerate anche che i (presunti) debiti sono soggetti anche al cd. termine di prescrizione, che varia a seconda del tipo di debito intimato;
  • solo nel caso in cui l’intimazione vi pervenga per raccomandata oppure per PEC si è "costretti" a reagire: queste sono, infatti, notifiche valide dal punto di vista legale e possono quindi comportare ulteriori conseguenze in caso di mancato pagamento, finanche l’avvio di azioni giudiziarie da parte del creditore.
  • Attenzione - Importante! Anche una raccomandata non ritirata, cioè pervenuta al vostro indirizzo e che dopo un periodo di giacenza presso le Poste viene rispedita al mittente, è considerata "consegnata" e ha piena validità legale. Non ritirare una raccomandata non protegge quindi da eventuali strascichi legali!

 

"Esistono linee guida molto precise su ciò che un’agenzia di recupero crediti può o non può fare", afferma Gunde Bauhofer, direttrice del CTCU. "Riteniamo che quelle segnalate non siano pratiche né trasparenti, né corrette nei confronti dei consumatori, e ci attiveremo presso le autorità competenti affinché vengano informate su tali comportamenti e svolgano i dovuti accertamenti. Questo tipo di pratiche sembrano inoltre avere tutte le caratteristiche di “phishing” fraudolenti.”

 

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