Cessione del quinto dello stipendio o della pensione

Di cosa si tratta?
È una forma di prestito personale, molto utilizzata negli ultimi anni dai dipendenti, privati e pubblici, e anche dai pensionati.

A fronte dell’erogazione dell’importo del finanziamento direttamente al richiedente (in genere tramite assegno circolare oppure bonifico bancario) il rimborso avviene tramite trattenuta da parte del datore di lavoro (o dell’ente pensionistico nel caso di pensione) della rata mensile dalla busta paga o dal cedolino di pensione. La rata viene poi versata dal datore di lavoro/ente pensionistico all’istituto finanziatore.

Caratteristiche della cessione del quinto dello stipendio

  • Possono richiederla le persone con contratto a tempo indeterminato sia del settore pubblico che di quello privato;
  • viene ceduto un quinto dello stipendio;
  • il dipendente può tuttavia chiedere anche un finanziamento più alto , cedendo un ulteriore quinto del tuo stipendio – in questo caso va stipulato con la finanziaria anche un contratto di “delegazione di pagamento”;
  • L’importo che si può ottenere in prestito è variabile (e può arrivare anche a 50.000 euro e oltre) e varia anche in relazione al livello di retribuzione, dell’anzianità e del Tfr maturato;
  • viene richiesta in genere un’anzianità lavorativa minima (12 mesi in genere);
  • il rimborso della rata è di norma “a tasso fisso” e anche la rata è fissa per tutta la durata;
  • la durata del rimborso varia da un minimo di due ad un massimo di dieci anni;
  • il finanziamento non è “finalizzato” all’acquisto di un determinato bene; il beneficiario può quindi utilizzarlo per qualsiasi esigenza personale;
  • in relazione alla possibilità che il lavoratore perda il lavoro, è prevista l’obbligatorietà della sottoscrizione di un’assicurazione rischio vita e rischio impiego, fattore questo che finisce per l’incidere abbastanza sul costo complessivo di questo tipo di finanziamento;
  • per maggiori informazioni vedasi il DPR 180/1950 e successive modifiche (es. Legge 14 maggio 2005 n. 80).

Caratteristiche della cessione del quinto della pensione

  •  Viste le caratteristiche anagrafiche dei richiedenti, sono previste alcune condizioni di erogazione più restrittive:
  •  può essere richiesta dai titolari di pensioni d’anzianità, vecchiaia o di reversibilità;
  •  può essere richiesta la cessione di un solo quinto, perché sulla pensione si può fare una sola trattenuta, il cui valore non può superare il quinto della somma mensile percepita;
  •  non possono essere “cedute” le pensioni sociali, di invalidità civile, gli assegni di assistenza ai pensionati per inabilità, gli assegni al nucleo familiare;
  •  la durata del prestito può variare fra i 24 ed i 120 mesi; importante è comunque che il rimborso si concluda entro gli 80 anni di età;
  •  il pensionato, prima di inoltrare la richiesta di finanziamento all’ente finanziatore, deve chiedere all’ente previdenziale di appartenenza (INPS o altro ente) una comunicazione di “cedibilità” della pensione o una “dichiarazione di quota cedibile”;
  •  la pensione ceduta “netta” non può essere inferiore al trattamento minimo, pari attualmente a ca 530 euro al mese (2022);
  •  la cessione della pensione è notificata all’ufficio competente ad ordinare il pagamento o all’ente previdenziale di competenza;
  •  l’ente versa l’importo alla banca o alla finanziaria solo dopo avere verificato alcune condizioni poste dalla legge a tutela del pensionato;
  •  per maggiori dettagli si cfr. l’art.13 bis della Legge 80/2005 (legge sulla competitività) che ha esteso anche ai pensionati la cessione del quinto della pensione; vedi anche relativo regolamento di attuazione Decreto Ministero Economia e Finanze dd.27.12.2006; vedi inoltre la “convenzione quadro INPS - intermediari”, aperta a tutti gli operatori (banche ed intermediari finanziari) che vi intendano aderire e che deve garantire ai pensionati condizioni migliori rispetto a quelle ottenibili sul mercato.

Problemi - Svantaggi - Rischi

  •  Il datore di lavoro o l’ente pensionistico, a fronte dell’ordine di cessione del quinto sottoscritto ed impartito dal lavoratore o dal pensionato, non possono sottrarsi al vincolo e alla decurtazione del 1/5 dello stipendio o della pensione.
  •  Il costo complessivo del finanziamento può essere molto alto, in media del ca.11% con punte anche fino al 18% (dati IV/2022), a seguito dei possibili elevati costi accessori, quali spese di intermediazione, spese di gestione e costi assicurativi.
  •  Prima di sottoscrivere anche la sola richiesta di cessione del quinto dello stipendio e della pensione, fatevi indicare chiaramente a quanto ammonta il cd. Tasso annuo effettivo globale (TAEG) e fatevi rilasciare il foglio informativo con le condizioni economiche del prestito. Consultatevi con qualche esperto prima di firmare. Ripetiamo: prima di firmare, e non dopo!
  •  Qualora intendiate rimborsare anticipatamente il prestito, controllate bene il relativo conteggio di estinzione anticipata, prima di procedere al pagamento del residuo debito.
  •  In caso di estinzione anticipata del prestito, si ha diritto alla riduzione del costo totale del credito, pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto,
  •  Nel conteggio dovrebbe quindi sempre comparire almeno lo storno degli interessi, calcolati dal momento dell’estinzione anticipata sino al termine della durata originaria del prestito.
  •  Consolidamento della cessione del quinto. Capita sempre più spesso che le persone facciano richiesta, nel corso del tempo, di somme aggiuntive di finanziamento alla stessa o ad altra finanziaria, chiudendo il contratto già in essere. Fate molta attenzione ai costi connessi a questa operazione e se qualcosa non vi fosse chiaro, fatevi seguire da un esperto indipendente.
  •  Attenzione alle offerte pubblicitarie troppo promettenti, tipo “credito anche ai protestati o simili”! Se avete, infatti, già raggiunto la soglia massima di indebitamento per le vostre finanze, è inutile aggravare ancora la situazione: meglio consultarsi prima con il “servizio di assistenza debitori” di un’associazione consumatori.
  •  Ultimo, ma non ultimo: in caso di cessazione del rapporto di lavoro, se il debito non risulta ancora estinto, la finanziaria ha diritto di trattenersi il Tfr fino a concorrenza del debito complessivo residuo.

Diritto di recesso
Si può recedere dal contratto entro 14 giorni dalla data della firma inviando una comunicazione al finanziatore secondo le modalità indicate. Per recedere non deve essere data alcuna motivazione.
Anche il finanziatore può recedere, ma deve comunicarlo al debitore con almeno due mesi di preavviso.

Mini-guida elaborata nell'ambito del progetto "Competenze per una cittadinanza più digitale e sostenibile" - Finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - Anno 2021
Situazione al
12/2022

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