Il caso “Eurovita”

Il CTCU: più trasparenza verso i consumatori interessati!

 

Eurovita è una compagnia assicurativa che vende principalmente polizze vita. In Italia, questa compagnia assicurativa vanta ben oltre 353.000 clienti, 413.000 contratti attivi e un capitale totale che ammonta a circa 15,4 miliardi di euro (Fonte: il Sole 24 Ore).

In questi giorni sono numerose le richieste di chiarimenti da parte di clienti di questa compagnia che giungono ai consulenti del Centro Tutela Consumatori Utenti. Coloro che hanno investito nelle polizze Eurovita sono infatti molto preoccupati per i risparmi investiti in dette polizze e hanno necessità di conoscere gli ultimi sviluppi del caso.

Il caso “Eurovita” è oggetto di commenti sulle prime pagine di tutti principali quotidiani da almeno due mesi. In particolare si riferisce delle attuali difficoltà finanziarie della compagnia, la quale avrebbe necessita’ - a quanto pare - di un’urgente iniezione di liquidità al fine di poter soddisfare i requisiti tecnici per il cd. “stress test” previsto per le compagnie assicurative.

 

Quali i passi finora intrapresi?
Dal 6 febbraio scorso – e fino al 31 marzo - Eurovita era stata posta in cd. commissariamento provvisorio, non avendo superato il cosiddetto "stress test" previsto per le compagnie assicurative. Attraverso questo test è possibile stabilire se una compagnia assicurativa sia in grado di mantenere uno stato di solidità finanziaria, anche nel caso in cui il 40% dei propri clienti decidesse di ritirare il denaro investito nello stesso momento. Non avendo superato questo test, Eurovita deve quindi procedere ad un aumento di capitale. Il commissario nominato ha cercato soluzioni per far uscire la società dall’impasse, in particolare degli investitori disposti a rifinanziarla, ma per ora ogni sforzo è stato vano.
Parallelamente al commissariamento provvisorio, è intervenuta anche l'IVASS, l'autorità di vigilanza sulle assicurazioni, la quale aveva posto un divieto di riscatto parziale o totale delle polizze vita nel periodo tra il 6 febbraio 2023 e il 31 marzo 2023.

Allo scadere del periodo di commissariamento provvisorio – cioè il 31.03.2023, la compagnia assicurativa è stata posta pertanto in stato di cd. “amministrazione straordinaria”. In seguito a ciò, l'IVASS ha previsto un nuovo blocco per i riscatti, al momento fissato fino al 30.06.2023.

 

Cosa possono fare i clienti interessati?
Al momento, non possono fare altro che attendere che si trovi una soluzione al problema.
Da quello che si può apprendere, anche da attuali articoli di stampa, si sta attualmente lavorando ad una soluzione interna al settore assicurativo, in concomitanza con un intervento del settore bancario. Vi sono quindi buone possibilità  che il problema della compagnia possa trovare una soluzione.
Del resto creare un pericoloso precedente e mettere a rischio gli investimenti di migliaia di consumatori non gioverebbe certo a nessuno: un esito negativo della vicenda comporterebbe infatti anche un grave danno di immagine dell’intero settore assicurativo e di quello bancario, comportando pertanto una perdita di fiducia verso gli stessi da parte di tutti i risparmiatori che hanno deciso di investire in prodotti assicurativi del ramo vita.
Importante: dal blocco dei riscatti non sono interessati i pagamenti di tutti i prodotti pensionistici gestiti dalla compagnia, e nel caso delle stesse polizze vita sia quelli spettanti per il sinistro, in caso di decesso dell'assicurato, sia quelli spettanti alla scadenza del contratto.

 

Il commento del CTCU
Nelle ultime settimane, molti consumatori ignari fino a quel momento della situazione di difficoltà della compagnia hanno contattato ripetutamente i consulenti del CTCU. "I consumatori interessati dal blocco non hanno ricevuto alcuna comunicazione da parte di Eurovita: riteniamo invece che gli stessi abbiamo il sacrosanto diritto di essere tenuti costantemente informati sullo stato della situazione, essendo controparti contrattuali del rapporto in essere", afferma Stefanie Unterweger, la consulente assicurativa del CTCU.

 

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