Ripetuti tagli dei tassi di interesse di riferimento da parte della BCE: cosa comporta questo per i mutuatari altoatesini?

Uno sguardo all’andamento degli ultimi dodici mesi mostra come, sia il tasso di interesse di riferimento della BCE, sia l’Euribor a 6 mesi siano scesi da oltre il 4 % a circa il 2 %.

La Banca Centrale Europea, il 5 giugno 2025, ha tagliato i tassi di interesse per la settima volta dall’estate del 2024. Il tasso sui depositi è stato ridotto dal 2,25 % al 2,00 %, mentre il tasso di rifinanziamento principale – cioè il tasso di interesse principale – è sceso dal 2,40 % al 2,15 %.

Questi tagli dei tassi hanno effetti diversi sui diversi clienti bancari. Mentre i risparmiatori devono continuare a fare i conti con rendimenti in calo su depositi a vista e vincolati – una tendenza che va avanti da mesi – i mutuatari, in particolare quelli con prestiti a tasso variabile, beneficiano di condizioni più favorevoli.

Per molte famiglie altoatesine ciò è particolarmente rilevante, poiché per molti di loro il tasso di interesse si adegua ogni sei mesi al parametro di riferimento (ad es., Euribor 6 mesi), e ciò di solito accade il 1° luglio e il 1° gennaio.

 

Un esempio pratico

A dicembre 2024, l’Euribor 6 mesi era al 2,845 %. Tuttavia, in molti contratti di mutuo in Alto Adige è previsto un arrotondamento al quarto di punto percentuale superiore. Nel nostro caso, ciò significa che l’Euribor viene arrotondato al 3,00 %. Aggiungendo uno spread contrattuale dell’1,5%, si ottiene un tasso effettivo del 4,50 %.

Attualmente, l’Euribor a 6 mesi è a 2,041 %. Seguendo la stessa regola di arrotondamento, si ottiene un valore di riferimento di 2,25 %. Di conseguenza, il tasso effettivo per il prossimo periodo di interesse si riduce al 3,75 % – una diminuzione di 0,75 punti percentuali.

 

Impatto sul mutuo

Una famiglia con un debito residuo di 250.000 euro e una durata residua di 20 anni paga circa 1.582 euro al mese con un tasso del 4,50 %. Se il tasso scende al 3,75 %, l’onere mensile si riduce a circa 1.482 euro – un risparmio di circa 100 euro al mese.

 

Controllare la clausola del tasso d’interesse

La prima cosa da controllare è la clausola sul tasso di interesse: essa specifica esattamente quale adeguamento avverrà e quando. Tramite queste informazioni e con l’utilizzo di un calcolatore (ad esempio https://economiapertutti.bancaditalia.it/calcolatori/calcolatore-dell-interesse/?dotcache=refresh) è possibile calcolare come la variazione del tasso di interesse potrà influire sulla rispettiva rata da pagare.

 

 

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